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Differenza tra surf e bodyboard

Posted on December 4, 2018December 3, 2021 by admin

Tra gli sport acquatici più in voga degli ultimi tempi vi è il cosiddetto bodyboarding. Originario degli Stati Uniti, questo sport sta spopolando anche in Europa. Ma cos’è e in cosa consiste il bodyboarding e quali sono le differenze con il surf? Scopriamolo insieme.

Il bodyboarding si pratica come il surf sul mare, su un lago o su un fiume muniti di una tavola galleggiante fatta di materiale plastico leggero e impermeabile. La principale differenza è però che nel bodyboarding si sta sdraiati a pancia in giù, spostandosi con la forza delle braccia e delle gambe munite di apposite pinnette, oppure si sta in ginocchio sulla tavola. Questa variante è anche nota come “dropknee bodyboarding” e, rispetto al bodyboarding tradizionale, richiede molto più sforzo fisico perchè non ci si può aiutare con le pinnette.

Per surfare, invece, bisogna stare in piedi sulla tavola, facendo grande leva sui quadricipiti e sui muscoli addominali per stabilizzare il corpo e riuscire a mantenere l’equilibrio anche con il mare mosso e con le onde molto alte.

Diversamente dal surf, il bodyboarding può essere praticato anche con meno vento e con onde più basse: ciò lo rende più adatto anche ai nostri mari e alle nostre condizioni climatiche. Altra differenza sta nella dimensione della tavola che nel surf è molto più alta mentre nel bodyboarding è lunga all’incirca un metro. In questo caso il surfista per prendere velocità utilizza, come accennato, delle pinnette e si può aiutare anche con delle bracciate.

Le diversità tra queste due discipline acquatiche sono, dunque, sia legate alle attrezzature e all’equipaggiamento, che alla modalità di spostarsi e di “cavalcare” le onde. Oltre a differenze tecniche vi sono, quindi, anche diversità tattiche.

Sia il surf che il bodyboarding sono praticati non solo al mare ma anche su grandi laghi o fiumi. Forse pochi sanno che una delle onde più amate dai surfisti si sviluppa all’incirca due volte all’anno sul Rio delle Amazzoni. Quest’onda si chiama “Pororoca” ed è generata dall’attrazione magnetica che la luna esercita sull’Oceano Atlantico. L’onda presenta una lunghezza e una durata davvero incredibili: il surfista brasiliano Picuruta Salazar, detiene un record molto particolare, quello di aver cavalcato la Pororoca con la sua tavola da surf per circa 37 minuti. Ovviamente sia l’intensità che la durata di quest’onda variano di volta in volta.

Una variante del bodyboarding molto apprezzata è il “bodysurfing”: in questo caso si sta distesi sulle onde senza utilizzare nessuna tavola e ci si sposta nuotando a delfino con il solo aiuto di piccole pinne. Questa alternativa necessita una preparazione fisica notevolmente maggiore e richiede uno sforzo molto più intenso. È necessario, inoltre, avere grande tecnica per poter eseguire correttamente il movimento sulle onde. Altra variante del surf molto popolare è il SUP che consiste nello stare in piedi sulla tavola da surf muovendosi grazie all’uso di una sorta di remo. Anche in questo caso è possibile praticare questa attività senza grossi venti. Anzi, un mare, lago o fiume calmo sono perfetti per questa disciplina sportiva.

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